Il principale interesse di We Love Glasses è quello di dare attenzione a tutto quello che ci stupisce e ci piace del settore degli occhiali. Uno dei tanti tasselli che compone questo portale, vuole essere questa sorta di rubrica, dedicata ai nuovi designers. Sono davvero molti, e spesso poco noti, ma lavorano con passione, cercando di progettare modelli innovativi che,  un artigianato che speriamo, possa diventare grande storia di impresa.

Molta passione, tanta forza di volontà per ritagliarsi uno spazio nel settore degli occhiali, e quindi un sacco da imparare per noi tutti.
La prima a farsi intervistare, diventando la nostra prima “cavia” è stata Guya Montermini di BlueMagicEye.
WLG: Guya parlaci un po’ di te, e di BlueMagicEye:
GM: Innanzitutto siamo 2 designer in ufficio, io e il mio socio Ciro Tugnoli. 30 anni tutti e due, bolognesi.
entrambi con studi economici alle spalle (e nessuna idea di diventare designer fino a un anno fa)… io laureata in Relazioni Internazionali e lui in Economia e commercio.
Dal giorno della laura mi sono trovata a lavorare in aziende di moda, dal marketing alle licenze. Lui è sempre stato più orientato alla gestione aziendale.
A fine 2009 abbiamo aperto BlueMagicEye, unendo la nostra creatività e desiderio di creare una nostra collezione alle nostre basi aziendali.

1. Da dove viene la tua passione per questo prodotto? Come ti sei avvicinato al mondo degli occhiali?
Io ho sempre amato l’occhiale da vista come accessorio, li portavo al liceo pur non avendone bisogno. Un bell’occhiale ti crera un look, arricchisce un abito, ti cambia l’espressione del viso.

2. Come hai deciso di trasformare una passione in un lavoro?
Decisione improvvisa e un mojito di troppo. Durante un week end con amici in Costa azzurra, pensando a settembre e alla riapertura degli uffici (pensiero struggente…) io e  Ciro abbiamo deciso che volevamo dare una svolta alla nostra carriera e vita lavorativa.
Avevamo tutti e due una certa vena creativa e la voglia di realizzare qualche idea e sogno nel cassetto … 
senza famiglia a carico e senza “famigerati mutui” da pagare, abbiamo deciso che avremmo potuto rischiare.
E cosi in tre mesi abbiamo fatto produrre 10 prototipi e abbiamo preso uno stand in fiera a Parigi.
da li sono inziati i capelli bianchi, l’insonnia e la terribile pancetta che non se ne va…

3. Hai gia iniziato a produrre i tuoi prodotti? Qual’è il risultato di cui andate fieri? Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato, e non avresti mai immaginato, nel passaggio dalla fase progetto a quella oggetto?
I primi prodotti BlueMagicEye sono arrivati nei negozi più o meno a novembre 2009.
Idee e design per fortuna non mancano mai, anzi spesso dobbiamo annullare qualche progetto per non mettere troppa carne al fuoco.
Il primo risultato di cui andar fieri è il raggiungimento di accordi di distribuzione in quasi tutti i Paesi Europei e in Nord America, la difficoltà più grande è la gestione quotidiana di tutti gli aspetti che ruotano intorno al prodotto: siamo ancora in pochi a lavorare su BlueMagicEye ma gli impegni e il lavoro sono tantissimi, dalla produzione alle vendite al marketing… e bisogna avere sempre tutto sotto controllo giorno dopo giorno.

4. Come ti stai interagendo con l’industria degli occhiali? La tua è una passione o è giá un lavoro?
La nostra passione è il nostro unico lavoro ad oggi e per nostra grande fortuna possiamo passare giorno-notte-week end in ufficio. Io personalmente mi diverto a lavorare e amo quello che ho creato, anche se i sacrifici sono enormi e i guadagni iniziali minimi.

5. Ci racconti un po le tue collezioni?
I punti fermi di tutte le nostre collezioni sono:

  • Produzione artigianale italiana e con materiali italiani. So che i prodotti che vengono da altri Paesi stanno invadendo il mercato e molti sostengono che “non sono poi cosi male” ma io preferisco ancora essere sicura della qualità e poter seguire la nascita di un nostro occhiale passo dopo passo. In Italia ho la possibitlià di andare negli stabilimmenti di produzione ogni giorno.
  • Filosofia No Logo su tutti i  modelli …. troviamo davvero pochi eleganti i loghi in vista e il design dei nostri modelli parla da solo… “Non c’è bisogno di un logo per riconosce un BlueMagicEye”
  • Scelta dei colori orginali ma mai eccessivi: un bellissimo modello può diventare orribile se usi i colori sbagliati. Un modello carino può diventare un best seller se si scelgono i colori giusti.

vediamo ora qualche foto delle loro collezioni.

September 15, 2011